In calo le scosse a Fadalto (archivio)
VENEZIA - Continua a restare alta da parte della Protezione Civile l’attenzione sul fenomeno dei boati e delle scosse telluriche nella zona del Fadalto, anche se il fenomeno pare essersi attenuato. A partire dal 26 gennaio scorso - ? emerso nella riunione tecnica svoltasi venerd? nella sede della Protezione civile, a Marghera -, sono state individuate nella zona del Fadalto 346 scosse, 12 delle quali percepite dai residenti. Rispetto ai primi giorni del monitoraggio, nelle ultime due settimane il fenomeno si ? nettamente attenuato e pare essersi stabilizzato con un numero giornaliero di eventi compreso tra 5 e 10 e scarso risentimento da parte della popolazione (l’ultimo evento percepito ? di gioved? 3 febbraio all’1,10). Dalle localizzazioni effettuate, gli eventi paiono originarsi in un’area del diametro di circa 1,5 chilometri, centrata in prossimit? di Fadalto Basso, con profondit? ipocentrali che mediamente si aggirano tra i 500 ed i 600 metri. All’incontro di venerd? erano presenti tutte le strutture regionali interessate e il Centro di Ricerche Sismologiche (Crs) dell’Istituto Nazionale di Oceanografie e di Geofisica Sperimentale (Ogs). Quest’ultimo ha presentato una relazione relativa all’ultimo mese di monitoraggio, illustrando tra l’altro le modalit? di acquisizione e analisi dei dati e facendo il punto sulla verosimiglianza di alcune ipotesi interpretative.
Per conto della Regione, l’istituto di geofisica continua a mantenere una rete di 7 stazioni di registrazione. Dal 18 febbraio si sono affiancate altre 5 stazioni installate dal Cesi per conto dell’Enel. Utilizzando una stazione collegata in tempo reale con la sede di Udine, il Crs ha attivato un sistema automatico di riconoscimento e segnalazione degli eventi via Sms. Le caratteristiche dei sismogrammi ed i dati di localizzazione tenderebbero ad escludere un qualche collegamento con la sismicit? pi? profonda di origine tettonica, cos? come il collasso di cavit? carsiche. Le ipotesi pi? verosimili rimangono quelle legate alla circolazione di acqua nel sottosuolo, quali colpi di ariete in condotti carsici o microsismicit? indotta da variazioni dello stato di pressione delle rocce. L’attivit? di controllo e di studio proseguir? per migliorare le conoscenze sulla struttura del sottosuolo e sulle modalit? di propagazione delle onde sismiche nella zona del Fadalto. In ogni caso, la Protezione Civile Regionale continuer? a tenere d’occhio la situazione e proseguir? nell’attivit? di informazione e allerta delle strutture e delle istituzioni preposte perch?, al di l? del fenomeno di questi mesi, l’area classificata in zona sismica 2. (Ansa)
04 marzo 2011 CONDIVIDI LE TUE OPINIONI SU CORRIERE DEL VENETO.ITscrivi
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