martedì 10 maggio 2011

Pierdavide Carone in concerto a Mestre: un cantautore serio...ma ... - Newnotizie

Pierdavide Carone in concerto a Mestre: un cantautore serio...ma non troppo

NOTE ITALIANE - Il palco del teatro Toniolo di Mestre ha ospitato il concerto del cantautore Pierdavide Carone, nell'ambito della diciannovesima edizione della rassegna Note Italiane. L'evento musicale organizzato dal Comune di Venezia, Attività e Produzioni culturali in collaborazione con Venezia Spettacoli, ha presentato negli scorsi mesi anche le performance di Max Gazzè e Gianluca Grignani. Note italiane si concluderà il 14 aprile con la reunion di Aldo Tagliapietra, Tony Pagliuca e Tolo Marton a distanza di 35 anni dalla pubblicazione dell'album Smogmagica. La scelta degli organizzatori di inserire un giovane artista tra nomi già affermati da tempo in una rassegna dedicata alla musica d'autore si è rivelata molto coraggiosa: molto spesso infatti chi ha partecipato ai talent show televisivi viene accolto con una certa diffidenza dalla critica e dal pubblico più maturo e da chi frequenta i teatri con regolarità per assistere ai concerti dei cantautori italiani affermati da tempo. Il rischio di giudicare Pierdavide Carone solo come frutto di un fenomeno mediatico a causa della giovanissima età di un'ampia parte del pubblico purtroppo esiste. Sarebbe però un grande errore fermarsi alle apparenze. Fin dai primi minuti del concerto risulta chiaro che Carone non è un semplice prodotto commerciale plasmato da una casa discografica per vendere sfruttando la popolarità regalata dal piccolo schermo ma, nonostante abbia solo ventidue anni, il cantautore ha una forte personalità artistica, un'ottima preparazione come musicista e sa alternare con successo atmosfere rock e jazz ai momenti più melodici. Tra i brani presenti nella scaletta del concerto sono stati inseriti anche dei momenti più recitati ed improvvisati, grazie alla collaborazione con i musicisti, che regalano qualche risata e fanno divertire sopratutto il pubblico più giovane. Le canzoni inserite nella scaletta del concerto del Distrattamente Tour svoltosi a Mestre portano alla luce il talento nella scrittura del cantautore che sa raccontare con ironia e il giusto equilibrio tra partecipazione e distacco la società contemporanea, oltre a dare voce a sentimenti più personali e romantici con semplicità. Il mondo della discografia e il comportamento dei fans sono descritti con umorismo e un pizzico di cinismo in canzoni come Una canzone pop e Distrattamente, la realtà quotidiana della sua Puglia e dei suoi abitanti viene ritratta con grande attenzione per l'attualità e il rispetto della tradizione (attraverso le sonorità tipiche della regione) in Auè, la riflessione più personale è al centro dell'emozionante Un clown che piange. Ci sono poi le ballate romantiche come La prima volta, Di notte o Guarda caso. I momenti più disimpegnati sul palco sono quelli in cui vengono eseguite la divertente Il ballo dell'estate e la cover di Shampoo di Giorgio Gaber, canzone che ben si adatta alle caratteristiche di Pierdavide che possiede un naturale talento nel raccontare e parlare di argomenti spesso complessi e difficili attraverso la quotidianità e l'ironia. Le circa due ore di concerto trascorrono in fretta e piacevolmente. Il numeroso pubblico esce dal teatro Toniolo soddisfatto: i giovanissimi hanno avuto un'occasione per acclamare il loro beniamino e i più grandi, nonostante fossero a tratti un po' disorientati dal grande entusiasmo delle fans più accalorate, ne hanno apprezzato anche la capacità di scrittura che scivola mai nella banalità. Pierdavide Carone si conferma come uno dei giovani cantautori più promettenti sulla scena italiana e sarà interessante vedere come continuerà il suo percorso artistico nei prossimi anni. DISTRATTAMENTE TOUR - Il Distrattamente Tour segue la messa in vendita dell'album Distrattamente (Sony Music), pubblicato a novembre, che contiene dieci brani e continua il percorso iniziato con il disco Una canzone pop, presentato dopo la sua partecipazione alla nona edizione del programma televisivo Amici dove si è classificato in terza posizione e ha conquistato il Premio della critica. Il tour proseguirà il 26 marzo al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, per poi proseguire il 07 maggio a Brescia (PalaEIB), sul palco del Teatro Creberg di Bergamo il giorno successivo, gratuitamente in Piazza Garibaldi a Massafra (TA) il 09 maggio e a Serramanna (CA) il 28 maggio  durante la Festa di Sant'Ignazio. Le prevendite per i concerti a pagamento sono aperte online sui siti di TicketOne, BookingShow e Greenticket e nelle prevendite abituali. Tutte le informazioni sulle prossime date del Distrattamente Tour sono consultabili sul sito ufficiale di Pierdavide Carone. Sul palco, insieme a Pierdavide, ci sono Domenico Antonacci (percussioni), Giuseppe Sblendorio (chitarra), Cosimo De Bartolomeo (tastiere), Pietro Notarnicola (batteria) e Vito Astone (basso). Beatrice Pagan


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domenica 8 maggio 2011

Il ristoratore sondriese: io rimango in Giappone - La Provincia di Sondrio

SONDRIO Fuga verso l'Italia? Nemmeno per idea. Stefano Bersotti, il ristoratore sondriese che ha tremato come tutti i giapponesi durante il terribile terremoto che pochi giorni fa ha colpito il paese del Sol Levante, non ha alcuna intenzione di lasciare il Giappone durante il periodo dell'emergenza.
Anzi, sta già lavorando nel suo ristorante: «Per la verità non ho mai smesso - ammette lui, raggiunto telefonicamente in Giappone -. Non posso andare via in questo momento, sarebbe un tradimento verso il Giappone. Tutti devono dare il proprio contributo e i giapponesi apprezzano molto un simile comportamento da parte di uno straniero. Dimostri di essere stimabile anche da loro e non un “alieno” come definiscono chi non rispetta il loro modo di vivere».
A volerlo su un aereo erano soprattutto i genitori ed i fratelli a Sondrio, ma Stefano ormai è diventato un giapponese vero. «Io abito a Shimitzu, che si trova a 350 chilometri dalla zona dell'epicentro, e qui i danni sono stati lievi. Dopo la scossa ho avuto nausea e vomito causati dall'essere rimasto sospeso per aria per un tempo che mi è sembrato lunghissimo. Il Giappone in questi giorni ha reagito alla grande. Non immagino cosa sarebbe successo in Italia dopo una tragedia del genere. La macchina dei soccorsi è partita in maniera immediata. Si cerca di risolvere i problemi senza parlarne troppo. Per i giapponesi è stato comunque uno smacco scoprire che la Tepco, la società che gestisce i reattori nucleari, barava sulla sicurezza. C'è da stare certi che appena sarà conclusa l'emergenza questa azienda sparirà, perché i giapponesi non scherzano e chi ha infangato l'immagine l'onore dell'intero Paese paga».
La tragedia del terremoto e dello tsunami ha colpito anche amici del ristoratore sondriese: «Cerco inutilmente di mettermi in contatto con un ragazzo che faceva il lavapiatti da me - racconta Bersotti -. Lui è originario della cittadina che è stata epicentro del sisma. Non riesco a rintracciarlo al telefonino e non so cosa pensare. Tutto il Giappone è protetto da giganteschi para-onde di cemento per attenuare i maremoti; la zona dove è successo il disastro è invece una baia».
Ma siccome tutto il mondo è paese, anche in Giappone nei giorni scorsi non sono mancate le polemiche sul sisma. «Una televisione nazionale ha avvisato dell'imminente tsunami con 4 minuti di ritardo - racconta Bersotti - e questo non è per nulla piaciuto all'opinione pubblica, perché una persona in 4 minuti può tentare di mettersi in salvo».
Intanto si cerca di tornare alla normalità. Lunedì prossimo Stefano farà nel proprio ristorante il tradizionale party che ogni anno riserva agli italiani che vivono nella zona, ma quello che è successo non sarà mai dimenticato, anche perché Stefano sta tenendo un diario di questi giorni: «Voglio scriverci tutto, per non dimenticare davvero nulla».
Lui è uno dei pochi italiani che ha saputo superare la diffidenza dei giapponesi: «Ho mostrato tutta la serietà di noi valtellinesi. L'Italia ha una pessima immagine in Giappone - spiega - perché è considerato il paese dei furbi. Dei miei amici hanno dovuto pagare 140 euro per un giretto in gondola a Venezia».

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venerdì 6 maggio 2011

Casale la più forte, Venezia in crisi mistica - Lega Due

  Casale la più forte, Venezia in crisi mistica


- La Voce di Romagna -
22/03/2011 09:32 -
RIMINI (ma.pep) - Quattro gruppi, abbastanza delineati, nella volatona finale delle ultime sei giornate ?regolari di LegaDue, che - come ben noto - quest?anno non mette in palio la promozione diretta ma solamente ai playoff (una o due a seconda dell?utilizzo o meno della wild card da parte della penultima di serie A).
POLTRONE D?ORO Le prime 4 posizioni - e le prime due in particolare - fanno gola a tutte, ma la sensazione ? che Casale Monferrato (34) si sia ripresa dal periodo negativo concomitante con la Coppa Italia ed abbia la squadra tecnicamente e mentalmente pi? completa. La Reyer (34), che invece ? in crisi mistica (3 ko nelle ultime 4), paga una certa sproporzione di forze sugli esterni, anche se poi, alla lunga, il gruppo di Mazzon sapr? dire la sua. Subito dietro ci sono anche Udine (32) e Barcellona (31), oggi una spanna avanti a Rimini e Scafati (entrambe a 30). La Sigma per? ha due come Hicks e Crispin, che poi, nei playoff, potrebbero effettivamente ?vincere? qualche match da soli. Allo stato attuale delle cose, comunque, le prime 6 poltrone se le spartiscono le squadre sopracitate, anche se non si possono escludere risucchi da dietro.
CACCIA GROSSA Mettiamone cinque, in corsa per i restanti due posti. Veroli (26), due ko in fila dopo il ?triplete? in Coppa Italia (qualcuno se l?? gi? dimenticato...), non dovrebbe fallire l?obiettivo minimo anche se rischia un accoppiamento subito tosto nei quarti: dietro ci sono Imola (24) e Jesi (24), con l?Aget che, battendo in casa i marchigiani, andrebbe sul 2-0 negli scontri diretti, mica poca cosa. La Fileni per? sta bene, ne ha vinte 5 delle ultime 6 ed ha il tipico assetto da post-season (assomiglia alla Soresina di Cioppi che poi venne promossa, occhio). Pistoia (22), passando a Venezia, si ? rimessa in carreggiata e giocher? contro Imola e Jesi in casa, mentre Ferrara (20), se vuole ancora crederci, dovr? vincere domenica prossima a Jesi. Altrimenti ciao.
SALVEZZA A Verona e Casalpusterlengo (18) mancano 4 punti, mentre Reggio Emilia (16), battendo Forl?, ha fatto un passo avanti importante. San Severo e Fulgor Libertas (12), che nelle ultime 6 dovrebbero vincerne almeno 4 sperando in altrui disgrazie, ora forse penseranno in primis al penultimo posto, che negli ultimi 7 anni ? valso sempre il ripescaggio.

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giovedì 5 maggio 2011

L'estate riminese porta la firma del writer Eron - Il Resto del Carlino

Il celebre artista ha dipindo, a venice spray su tela, il manifesto dell'estate 2011. Protagonista assoluto il mare, vero tratto identitario della Riviera


Rimini, 21 marzo 2011 - La vernice del grande artista di 'spry art' Eron firma l'immagine testimonial dell'estate 2011 a Rimini. Per la prima volta nella storia dell' affiche balnerare riminese sarà il talento di un writer di fama internazionale (le sue opere sono state esposte al Museo di arte moderna del Cairo sino al Chelsea Art Moseum di Nw York) a dare forma e colori al manifesto della stagione turistica commissionato dall'Amministrazione Comunale di Rimini.


“Nel dipinto realizzato a vernice spray su tela delle dimensioni di 170x115 cm – commenta l'artista, alias Davide Salvadei – il soggetto principale è la scritta 'Rimini' che si inegra nel paesaggio marino come elemento che illumina la sera, sia fisicamente che concettualmente”.


Il mare, tratto identitario riminese, è per la prima volta unico protagonista, senza intermediazioni, della capacità evocativa di Rimini: non più sfondo di una città che valorizza quanto c'è attorno, ma vero protagonista di una Rimini che ha nel mare e nell'estate la sua naturale vocazione, in linea con quanto indica il Piano Strategico della città.


L'opera per Rimini 2011 e la sua videoinstallazione saranno in mostra presso la Galleria dell'Immagine dal 21 al 27 marzo (Via Gambalunga 27, orario: lunedì 21/3 dalle 16,00 alle 19, da martedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20, domenica dalle 17 alle 20, ingresso libero).


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martedì 3 maggio 2011

Zaia al Bo: solo con autonomiaun risorgimento unitario - Corriere della Sera

Luca Zaia al Bo (Bergamaschi)PADOVA - Coccarda tricolore al petto (appuntata dal presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato), il governatore Luca Zaia ha partecipato a Padova alle manifestazioni organizzate dal Consiglio regionale del Veneto all’Universit? del Bo per i 150 anni dell’Unit? d’Italia. ?So distinguere il mio ruolo istituzionale dalla mia rappresentanza politica?, ha detto il governatore leghista per spiegare i gesto. ?Penso che nel rispetto dei cittadini - ha aggiunto - il presidente della Regione in una fase ufficiale di rappresentanza possa assolutamente mettere la coccarda come i nostri sindaci mettono la fascia tricolore?.

Nel suo intervento, il governatore ha citato Einaudi: ?Solo quando tutti avranno avuto la loro autonomia, solo allora avremo un risorgimento unitario?. Oltre al governatore, della Lega erano presenti solo Caner, Toscani e Tosato. Tutti con fazzoletto verde d'ordinanza e tutti con la bocca cucita sulle note di Goffredo Mameli. aia ha peraltro ammesso in risposta alla domanda di un cronista di non conoscere le parole dell’Inno. Molte anche le assenze nelle fila del Pdl. Delle giunta presente solo l'assessore Elena Donazzan. ?Da un Veneto, che pi? di altre Regioni ha vissuto la criticit? post-unitaria e che per pi? di un secolo ? stato rappresentato come il Sud del Settentrione - ? stato l’appello del presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato (Pdl) - parte un invito e un impegno affinch? questa felice scadenza rappresenti uno stimolo per una nuova stagione: quella di una nuova Unit? d’Italia, quella di un federalismo tricolore?. ?Da un Veneto, che pi? di altre Regioni ha vissuto la criticit? post-unitaria e che per pi? di un secolo ? stato rappresentato come il Sud del Settentrione - ? stato l’appello di Ruffato - parte un invito e un impegno affinch? questa felice scadenza rappresenti uno stimolo per una nuova stagione: quella di una nuova Unit? d’Italia, quella di un federalismo tricolore?.

LA CRITICA DI ZANONATO - ?Anche oggi il presidente della Regione Veneto non ? riuscito a pronunciare un solo impegno concreto per il Veneto?. A dirlo, al termine del Consiglio regionale straordinario del Veneto a palazzo del Bo a Padova per il 150esimo dell’Unit? d’Italia, il sindaco del capoluogo euganeo Flavio Zanonato. ?L’emergenza idraulica - ha rilevato Zanonato - che ancora oggi colpisce i nostri territori, il nuovo ospedale cittadino, le prospettive occupazionali dei giovani, gli investimenti per l’universit? e la ricerca sono tutte questioni che avrebbero meritato una parola, una proposta, un’idea da parte di Luca Zaia?.

TOSI CON FASCIA ALL'ALZABANDIERA - Il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi - con fascia tricolore addosso - ha partecipato, stamane, ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unit? d’Italia. Tosi, con il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi e il prefetto Perla Stancari, era presente all’alzabandiera in Piazza Bra davanti al monumento di Vittorio Emanuele II. Nel corso della cerimonia ? stato suonato, come previsto, l’inno di Mameli. Quasi quaranta bandiere tricolore sono state esposte lungo la banchina del Terminal Partenze e del Terminal Arrivi dell’Aeroporto di Verona per celebrare il 150 anniversario dell’Unit? d’Italia. All’interno del Catullo come in altri 21 aeroporti italiani, sono state distribuite ai passeggeri le cartoline celebrative con le quali l’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac), attraverso un omaggio simbolico, ha voluto ricordare ai passeggeri il valore dell’Unit? della Nazione.

Il tricolore in piazza San Marco (Vision)Il tricolore in piazza San Marco (Vision)IL TRICOLORE ALLA VINYLS - In occasione dei 150 anni dell’Unit? d’Italia anche sulla torre di Marghera, dove da giorni protestano i lavoratori della Vinyls per la crisi dell’azienda, ? esposto il tricolore. ?La bandiera ? stata cucita - dice Lucio Sabbadin che ? tra quelli che stazionano ai 150 metri d’altezza del ballatoio della torre - dalla mamma di un ragazzo; un operaio della Vinyls, che si alterna con gli altri sul nostro presidio?. Nessuna rivendicazione politica o ideologica - tengono a precisare gli operai che per far posto al tricolore hanno tolto uno striscione di protesta - ma solo un messaggio per dire che ?l’Italia ? anche qui e che l’unit? ? democrazia?. Una leggera acqua alta, che ha parzialmente invaso piazza San Marco, ha caratterizzato l’alzabandiera per i 150 anni dell’Unit? d’Italia a Venezia. La cerimonia - con reparti dei lagunari, alpini e bersaglieri - ? stata seguita da alcune migliaia di persone tra veneziani con il tricolore e tanti turisti.

FISCHI DEI VENETISTI - Fischi insistenti da parte di un gruppo di una decina di aderenti al movimento Veneti-Veneto Stato, hanno accompagnato l’alzabandiera del tricolore che ha dato il via a Padova alle cerimonie per i 150 anni dell’unit? d’Italia. Ai fischi hanno risposto alcuni cittadini, presenti alla cerimonia, che hanno pi? volte gridato ?andatevene? all’indirizzo dei manifestanti. Il gruppo ? stato immediatamente fatto allontanare da Polizia e carabinieri. ?Il tricolore ? la bandiera degli occupati?, ha spiegato Patrick Riondato, leader del movimento venetista. (Ansa)

Il municipio di Ponte San Nicol? (Bergamaschi)Il municipio di Ponte San Nicol? (Bergamaschi)MUNICIPIO VERDE - Ignoti hanno imbrattato di verde il municipio del Comune di Ponte San Nicol? (Padova). Sulla facciata del palazzo ? stato gettato un barattolo di vernice verde che ha lasciato una macchia alta un paio di metri e larga uno. Del fatto si stanno occupando i carabinieri della locale stazione. ?Evidentemente si sono dimenticati il bianco ed il rosso?, commenta ironicamente il sindaco Riccardo Rinuncini (Pd).


17 marzo 2011(ultima modifica: 18 marzo 2011)

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scrivi Finalmente la verit?. basta federalismo, viva l'autonomia!!!! E si cominci partendo a breve con una strategia operativa per uscire entro ottobre dall'incubo alluvioni

Bisognava aspettare questa occasione e scomodare Luigi Einaudi per comprendere che il Veneto e tutte le regioni a statuto ordinario non hanno bisogno di federalismo, con il grido soffocato di Bossi che ? ormai divenuto icona di un presunto rivolgimento epocale, quanto piuttosto e pi? semplicemente di autonomia. Libert? e responsabilit?, l? dove ci sono i vantaggi ci debbono essere pure gli svantaggi. Del resto le loro attribuzioni e competenze le Regioni le ritraggono dallo Stato centrale: la sovranit? delle Regioni ? derivata dallo Stato Centrale e dalla Costituzione non originaria come per lo Stato centrale. Chiss? che finalmente qualche elementare nozione di diritto pubblico faccia breccia e che, invece che pensare di costruire le fondamenta di un non meglio definito nuovo sistema istituzionale, la coalizione Lega Pdl si dedichi alla soluzione dei tanti problemi sul tappeto. A porre ad esempio un freno allo scempio del territorio, un bene quello s? caro ai nostri antenati che persi i raccolti di pi? anni per non morire di fame erano costretti ad emigrare: e quale miglior segnale che avviare tempestivamente gli interventi programmati da mesi per evitare il ripetersi delle alluvioni?


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domenica 1 maggio 2011

Ovazione a Torino per Napolitano. La folla: presidente ci difenda - Blitz quotidiano

RASSEGNA

Ovazione a Torino per Napolitano. La folla: presidente ci difenda - 18.03.11 - 11:49

Bagno di folla e standing ovation per il capo dello Stato nel primo degli appuntamenti torinesi per festeggiare i 150 anni dell'Unit? d'Italia... articoli correlatiL'Italia festeggia 150 anni di unit? (come gli Stati Uniti), ma all'appuntamento arriva divisaCinzia Cracchi, protagonista del caso Delbono, si candida a per le comunali a BolognaBandiere, bande e messaggi dallo spazio. Da Venezia con l'acqua alta a una Palermo quasi estivaNapolitano e i 150 anni d'Italia: con Costituzione e unit? si vince - Berlusconi contestato in piazzaUe pronta ad attuare la risoluzione contro Gheddafi. Ieri notte riunione di governo con Napolitano

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venerdì 29 aprile 2011

I piccoli musei di Venezia - Blog Viaggi Venere (Blog)

Il classico tour di Venezia inizia solitamente da Piazza San Marco, con la visita dei suoi splendidi monumenti seguita dall’immancabile giro in gondola sul Canal Grande verso il Ponte di Rialto.

Venezia

Ma se l’idea di dovervi fare spazio tra folle di turisti per una semplice foto non vi entusiasma, allontanatevi dagli itinerari conosciuti e scoprite gli angoli segreti di Venezia.

Esplorando il labirinto delle calli dove vivono e lavorano i veneziani, vi imbatterete in affascinanti musei e gallerie d’arte poco visitati dai turisti, ma che offrono un punto di vista alternativo sulla città.

Situato a pochi passi dall’affollatissima Piazza San Marco, questo museo vanta una delle collezioni d’arte più interessanti di Venezia. Entrando al Museo Querini Stampalia farete un salto indietro nel tempo al 1700, scoprendo come si viveva allora nel palazzo.

20 sale riccamente decorate sono impreziosite da arredi dell’epoca, porcellane finissime, strumenti musicali e dipinti del XIV-XVIII secolo, opera tra gli altri di Longhi, Bellini e Raphael.

La città di Venezia, adagiata sulle acque dell’omonima laguna, vanta un passato di grande potenza navale che viene celebrato al Museo Storico Navale, situato accanto all’Arsenale.

All’ingresso del museo sono collocate due enormi ancore appartenenti alle corazzate austriache impiegate durante la Prima Guerra Mondiale. Offrendo uno scorcio della vita a Venezia prima dell’avvento delle imbarcazioni a motore, il museo ospita numerosi vascelli, mostre e collezioni che ripercorrono la lunga storia marittima della città.

Museo del Merletto

Con un breve viaggio in traghetto attraverso la Laguna di Venezia si raggiunge l’isola di Burano, dove visitare il Museo del Merletto che, come suggerisce il nome, è dedicato alla raffinata e difficile lavorazione del merletto.

Il museo è stato fondato dalla stilista Patrizia Piccalunga e raccoglie gran parte del suo lavoro, assieme a merletti donati e presi in prestito, fornendo un affascinante studio su questa arte tradizionale.

Il Museo del vetro di Murano ospita centinaia di fragili ed inestimabili opere nate dalle abili mani dei maestri vetrai veneti, inclusa una splendida collezione di Correr, Cicogna e Molin.

Uno dei pezzi forti del museo è un enorme candelabro composto da 356 pezzi soffiati a mano singolarmente, dal peso di oltre 300kg. Visitando il museo è possibile anche scoprire i segreti delle antiche tecniche di lavorazione del vetro soffiato.

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Immagine di llamnudds



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